In Italia sono migliaia le gru in funzione ogni giorno: in cantiere, in stabilimento, nei porti, nei centri logistici. Ogni movimento di sollevamento deve avvenire in condizioni di sicurezza e conformità normativa. Per questo i collaudi gru, ovvero le verifiche periodiche previste dalla legge, rappresentano un passaggio obbligato per tutte le aziende che utilizzano apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 kg.
Le verifiche non si limitano a un controllo visivo della macchina: sono procedure strutturate, con scadenze precise e responsabilità chiare per il datore di lavoro. Sapere come funzionano, cosa aspettarsi e come prepararsi evita sanzioni, fermi macchina e rischi per operatori e aziende.
La cornice normativa: un obbligo che pesa
Quando si parla di “collaudi gru” nella pratica quotidiana, ci si riferisce alle verifiche periodiche cui devono essere sottoposte le attrezzature di sollevamento. Il riferimento principale è il D.Lgs. 81/2008, articolo 71, insieme al suo Allegato VII: qui vengono individuate le attrezzature che richiedono la verifica, le periodicità e le modalità.
Se la gru è un apparecchio di sollevamento con portata superiore a 200 kg e non azionato esclusivamente a mano, entra nel perimetro dell’obbligo. Il mancato rispetto di queste verifiche può tradursi in sanzioni severe e, in caso di incidente, in conseguenze anche penali.
Collaudi gru: quali frequenze e quali tipologie
Non tutte le gru sono uguali, né lo sono le verifiche. L’Allegato VII stabilisce che per alcuni apparecchi (ad esempio quelli mobili/trasferibili) la verifica deve essere annuale, mentre per altri la frequenza può essere biennale o triennale, a seconda dell’età, del tipo e dell’uso. Il giorno dell’ispezione arriva dopo anni di uso, manutenzione, cambi di sito e condizioni variabili: è il momento in cui si confrontano macchina, operatore, ambiente e documentazione.
Cosa aspettarsi durante un collaudo gru
Eccoci al punto pratico. Cosa succede esattamente quando la gru viene sottoposta a collaudo?
Preparazione e documentazione
Prima ancora che l’ispettore varchi il cancello, la gru deve avere una documentazione in ordine: dichiarazione CE, manuale d’uso, registro di controlli (altrimenti definito Logbook o Registro delle manutenzioni), eventuali verbali di verifiche precedenti. L’azienda deve aver effettuato la richiesta di verifica nei tempi previsti.
Ispezione sul campo
Sul campo l’ispettore procede con due linee principali di attività:
- un controllo visivo della struttura: bracci, colonne, funi, ganci, segni di corrosione, deformazioni, usura.
- una prova funzionale: movimenti a vuoto, carico, test dei dispositivi di sicurezza (fine corsa, limitatori di carico, freni) e controllo dell’area di lavoro attorno alla gru. Anche le condizioni del piano d’appoggio, la segnaletica, l’ambiente circostante contano.
L’esito e le conseguenze
Al termine del collaudo viene redatto un verbale che indica l’esito: positivo, con eventuali prescrizioni, oppure negativo. Se emergono anomalie significative, la gru può restare ferma fino alla risoluzione delle criticità. Questo è il momento in cui la parola chiave “collaudi gru” diventa concreta, non più solo normativa, ma operativa.
Perché non è solo un obbligo, ma una leva di efficienza
Spesso il collaudo viene vissuto come un adempimento da “togliersi di mezzo”. Invece può diventare un’occasione per migliorare:
- evitare fermi imprevisti, visto che una macchina in regola è meno soggetta a guasti improvvisi;
- tutelare la sicurezza degli operatori e delle persone che si trovano nel raggio d’azione della gru;
- dimostrare (anche in sede di commesse o cantieri) di lavorare con attenzione e in conformità. Insomma: trattare i collaudi gru come un costo obbligato è poco lungimirante. Farli diventare parte del processo di manutenzione e affidabilità è un segnale di professionalità capace di fare la differenza.
I cinque errori da evitare
Trascurare la scadenza
Un collaudo fatto con ritardo può comportare sanzioni e maggiori rischi.
Documentazione incompleta o dispersa
Se l’ispettore non trova cartaceo o digitale in ordine, possono nascere problemi.
Affidarsi a soggetti non abilitati
Le verifiche devono essere eseguite solo gli organismi autorizzati come ASL o Enti Notificati possono effettuare le verifiche.
Non tenere conto dell’anzianità della gru
Macchine più vecchie possono richiedere controlli più frequenti.
Considerare il collaudo come fine, non come inizio
Dopo l’ispezione inizia il lavoro vero: manutenzioni, interventi, monitoraggio.
Come arrivare preparati al collaudo gru attraverso un’officina CRG
- Mantenere uno scadenzario aggiornato per ogni gru del parco macchine.
- Aggiornare con costanza il registro di controllo (altrimenti definito Logbook o Registro delle manutenzioni) e i verbali precedenti.
- Collaborando con professionisti specializzati: avere un partner che conosce a fondo la normativa e ha esperienza operativa può fare la differenza.
- Affronta il giorno dell’ispezione con il CRG, assicurandoti l’opportunità di migliorare i processi di gestione della tua gru, formare il personale e innovare le procedure.
CRG: il partner ideale per i collaudi e la manutenzione delle gru
Quando si tratta di gestire collaudi gru e manutenzioni collegate, scegliere un partner affidabile è cruciale. Per questo il tuo alleato è il Centro Revisione Gru (CRG).
CRG offre una rete capillare di officine specializzate su tutto il territorio italiano: un punto di riferimento per chi opera nel mondo del sollevamento e ha bisogno di manutenzioni, riparazioni e verifiche su gru da carico, PLE e apparecchi di sollevamento di qualunque marca o tipo.
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